Fiume Rauvin

Da Miniature Fantasy.
Versione del 28 mar 2017 alle 16:17 di Admin-fantasy (Discussione | contributi)

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Il Rauvin, talvolta conosciuto anche come la Via Attraverso le Marche, è da sempre un crocevia vitale per lo sviluppo del Nord, Le gelide e cristalline acque del fiume sono navigabili fino a quando non incontra il Rivorosso nei pressi di Sundabar, sebbene per attraversare con sicurezza la Gola del Passo della Luna ci sia bisogno di forza, perizia e appoggi lungo la riva. Chiatte mercantili e zattere robuste fanno la spola avanti e indietro sul Fiume Rauvin per trasportare persone e merci in tutto il Nord e nelle città della Costa della Spada. Nonostante la progressiva edificazione lungo le sue sponde, il fiume è tuttora potabile e la pesca rimane abbondante.

Shalass, gamberi di fiume, anguille delle rocce, granchi di fiume e tartarughe abbondano nelle chiare e fresche acque del Rauvin. Le branchielle sono il tesoro nascosto del fiume; sono pesci piccoli, bruttini e schiacciati, che assomigliano a piattine rettangolari di maiale putrefatto o di cuoio. Hanno un ventre molle di color bianco e branchie che si aprono lungo le loro code come se fossero tagli; mangiate fritte sono buonissime. Una branchiella comune è lunga circa 60 centimetri ed è in grado di sfamare due uomini. Le branchielle si mimetizzano quasi alla perfezione con il letto del fiume. Pestarne una, rendendosi conto che qualcosa non va sotto i propri piedi, è il modo più tipico con cui ci si imbatte in una branchiella.

La navigazione fluviale sul Rauvin avviene per lo più su chiatte o barconi, barche dal fondo piatto che rollano e oscillano in modo vertiginoso, ma che riescono a trasportare grandi quantità di merci. I barconi hanno fiancate alte e ritte, estremità rialzate per spingere con le pertiche o manovrare con i remi e alberi maestri per quelle rare occasioni in cui i venti soffiano a favore e una vela potrebbe accelerare il cabotaggio.

Gli orchi e i barbari spesso scagliano frecce incendiarie ai barconi che navigano vicino alle rive del fiume. Non è quindi un caso che la maggior parte dei barconi imbarchi almeno due arcieri o balestrieri, che non sono certo in grado di rispondere al fuoco nemico, ma bastano per dissuadere coloro che vorrebbero far incagliare la barca o salirvi a bordo. Scialuppe di tutti i tipi, da canoe lunghe e strette a forma di "pugnale" a rotonde imbarcazioni di vimini coperte di materiale impermeabile, i cosiddetti "calderoni galleggianti", vengono spesso avvistati lungo il Rauvin, anche se negli ultimi tempi, l'incremento dei masnadieri ha reso via via più pericolosa la navigazione per i gruppi di queste piccole imbarcazioni.

In genere, i natanti che devono risalire la corrente vengono rimorchiati da lunghe funi legate a muli, cavalli o buoi che seguono le sponde del fiume. Consunte alzaie fiancheggiano entrambe le rive del fiume da Silverymoon fino a Jalanthar, e si possono ritrovare le vestigia di percorsi analoghi nei dintorni di Silverymoon (fino al rincontro con il Surbrin) e poco a sud di Sundabar. Solo il loro sporadico utilizzo impedisce la scomparsa di questi sentieri. Briganti e predoni spesso vi si appostano per tendere agguati agli ignari viandanti.

Indice

Rapide Harmun

Appena fuori le banchine di Sundabar, seguendo la direzione della corrente, si innalza una gran quantità di rocce aguzze e nere, simili a fauci che emergono dalle acque. Sono di facile avvistamento e si attivano da tutte le piccole imbarcazioni guida teda robusti rematori, mentre le barche più grandi, su entrambe le sponde, devono affidarsi alla perizia delle squadre di manovratori e delle loro bestie da soma per essere condotte attraverso l'unico canale sicuro, oppure sterzare abilmente man mano che l'imbarcazione accelera. Risalendo controcorrente, il tragitto è obbligato ma per vincere la resistenza delle acque occorrono una tenace squadra di rematori oppure un gruppo di manovratori con le loro bestie da soma.

Gola del Passo della Luna

Il Rauvin attraversa le Montagne Inferiori in un'imponente gola dalle pareti spioventi, con un gomito nel mezzo. La Gola del Passo della Luna non può essere attraversata senza l'ausilio di una tenace squadra di manovratori attrezzata con diverse funi (o meglio, due squadre, una per sponda) o senza un intervento di locomozione magica di sorta. In genere, i natanti affrettati che non beneficiano di tale supporto finiscono capovolti o si infrangono contro le rocce. I più saggi dapprima scaricano e smantellano le imbarcazioni e, con il carico in spalla, attraversano il Passo della Luna, ritornando in acqua solo al di là delle Montagne Inferiori.

Le alzaie, che assomigliano ad ampie balconate, seppure prive di parapetti o di appigli, furono scavate lungo la gola da nani e gnomi, e attualmente le squadre di manovratori si sono insediate lungo il fiume, al di sopra e al di sotto delle montagne, pronte per chi voglia assoldarle. In genere, chiedono un compenso di 35 mo per viaggio, anche se questa tariffa aumenta in condizioni meteorologiche avverse, allorquando i mostri sono in giro a compiere scorribande, oppure per imbarcazioni grosse e pesanti.

Le alzaie sono troppo strette per consentire il passaggio delle carovane, e percorrono ininterrotte tutta l'estensione della gola, su entrambi i fianchi. A intervalli irregolari, laddove la roccia calcarea lo ha permesso, sono state scavate delle nicchie nelle montagne, cosi da permettere ai viandanti di aspettare il loro turno o lasciar passare il prossimo. Nessuna pista carovaniera attraversa il Passo della Luna, per ricavarne una bisognerebbe scavare gallerie profonde, ma ci sono due mulattiere poste in alto e pericolose. Gli spostamenti via terra per il passo sono per lo più appiedati, con le merci stipate e assicurate negli zaini. Le mulattiere si snodano nei pressi di pericolose caverne e vengono chiuse di frequente a causa dell'attività dei mostri.

In genere, i mercanti costieri e i battellieri veterani sono sempre pronti a organizzare una spedizione, inviando in avanscoperta una banda armata sia per sgombrare le alzaie sia per dare la caccia a barbari, briganti, orchi e altri mostri predatori.

Polle di Staunt

Lungo la sponda meridionale del fiume, a circa un giorno di cammino verso ovest partendo da Jalanthar, l'alveo del Rauvin presenta una sequenza di profonde cavità che fungono da tana di un calamaro gigante d'acqua dolce. Molte milizie di scorta alle imbarcazioni giurano di aver trucidato il calamaro quando li ha attaccati, mostrando i presunti trofei che avrebbero raccolto, ma altri sono stati attaccati da un calamaro identico quando si sono immersi nelle cavità alla ricerca del suo tesoro.

Nessuno sa come avvenga il ripopolamento dei calamari, ma la leggenda del Tesoro delle Cavità è piuttosto famosa. Secondo i racconti, una chiatta che trasportava un tesoro nanico, carica di un grosso quantitativo di lingotti d'argento, sarebbe affondata tra le melme di una di queste polle. Le polle hanno preso il nome dalle vetuste rovine del Rifugio di Staunt, un piccolo villaggio che sorgeva nei pressi della sponda meridionale, le cui banchine e fondamenta giacciono attualmente in balia delle acque.

Rapide dell'Ansa del Gigante

Lasciando Everlund e risalendo il fiume controcorrente, laddove le mura della città scompaiono alla vista, ci si imbatte in un'ansa generata dalla statua di un gigante, scolpito come se stesse guadando il fiume. Guardando con maggiore attenzione, in mezzo ai nidi d'uccello e ai loro escrementi, la statua appare molto realistica; non potrebbe essere altrimenti poiché si tratta di un gigante delle colline pietrificato. Questo ostacolo non è stato rimosso perché secondo le dicerie una potente maledizione si abbatterebbe su chiunque distruggesse il gigante o lo facesse tornare in vita. Le diverse versioni dei racconti non concordano su chi avrebbe lanciato la maledizione né per quale motivo l'avrebbe fatto.